Una leggera brezza Si spande e allevia Il fumo dei giorni Grigi e spigolosi. Un fiore Da mangiare Zuccheroso Un guardare operoso Attraverso le lenti Dormienti Abbracciati e calmi Come mai bionda fu Sul divano Nel salotto romano. Dammi la tua mano Per levarti la fede E guidarti Nei miei mondi di carta, Di giochi e parole Di quell’amore Che mai sono riuscito a donare. Guardami dietro lo scontrarsi Dei miei difficili affetti Perfetti Quando tramuterai Le mie prolisse discese In un semplice gesto Ancor arroccato Su di un pungitopo. Sei lilla Come il campo di lavanda Troppo lontano… Ti raggiungerò Per strapparti la colpa E renderti gioiosa Come tu sei Sui tacchi Rumorosi e ansiosi Di vedere ciò che ancora Noi ciechi ignoriamo. Siamo simili e impossibili Distanti e amici Vincitrici Le dilette avversità Che congiungeranno I nostri astri Salmastri Come una foto Scattata a Venezia O mia grazia.
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