E all'improvviso Come un rivolo asciutto Sedotto dalle nuvole Che d'agosto S'abbandonano a un pianto, Così la penna appuntita Dal passato torna A bagnare d'inchiostro La pagina vergine.
Ciò che amasti scrivere Ancora ansima di sonno E stamani giunge Sul velluto di papiro. E all'improvviso Il pasto non pesa più Divenuto è Nutrimento del dì Cosciente e presente Di giocoso sole di sogno. Il fascino ha nuovi occhi Ancora chiusi e sconosciuti Che giungeranno In un pomeriggio d'autunno. E all'improvviso Il cammino scorgerà il podio Quando scatterà la rincorsa Ai giorni diversi.
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